L’INGANNO DELLE PAROLE
Pronti a partire veleggiando sulla nave dell’ammiragliato?
L’articolo 10 della Costituzione italiana al punto 1 dice:
L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
Ed è qui che comincia l’inganno semantico. Infatti conformarsi ad una norma di diritto internazionale vuol dire inserire de facto la norma all’interno del proprio ordinamento. Questo comporta farla rispettare ed eventualmente punire nelle sedi e nei modi opportuni chi la infrange. Tutto questo però non è specificato e in molti pensano che le norme internazionali siano la stessa cosa dei trattati. Sbagliato! I trattati si possono o meno recepire e ratificare, le norme diventano legge! Non solo, per la gerarchia delle leggi sono addirittura sopra la Costituzione degli stati. La legge più importante alla quale tutto il mondo, volente o nolente, sottostà è quella dell’Ammiragliato (Admiralty Law) la legge dell’acqua ovvero la legge dei soldi (liquidità) E’ una legge che apparentemente regola questioni nautiche e controversie marittime. In realtà regola molto di più, regola tutto il commercio sia su mare che su terra e lo fa attraverso l’Uniform Commercial Code (UCC) e non solo.
Onde evitare di entrare troppo nei tecnicismi legali e commerciali mi fermo qui ma invito ad andare a ricercare informazioni su quanto sopra detto. Verrebbe da chiedersi come mai il commercio marittimo è così importante visto che magari uno vive lontano dal mare quindi non ne capisce il senso. E’ presto detto: tutto è commerciabile e tutto ma proprio tutto è un oggetto di scambio compresi noi. Tanto per cominciare tutte le navi (ships)commerciali devono avere, per legge, un nome femminile. Perchè? Semplice, perché nella loro stiva trasportano e consegnano in porto dei prodotti, alla stessa stregua di una donna che porta in grembo un bambino.
E’ importante sottolineare che la lingua del commercio a livello mondiale è l’inglese quindi anche se le parole tradotte in altre lingue possono perdere l’inganno fonetico (sale/sail si pronunciano allo stesso modo ma una vuol dire vendita/svendita la seconda vuol dire vela) o quello letterale (berth/birth in italiano nascita), fa sempre testo l’originale in inglese. Oltretutto stiamo assistendo ad un graduale inserimento di parole anglofone nel nostro vocabolario e le usiamo sempre con maggior frequenza……chissà perché!
Per meglio comprendere quanto la legge dell’ammiragliato e quindi del commercio,sia compenetrata nel nostro linguaggio corrente e di come la struttura semantica venga usata per uniformare e manipolare le nostre menti assoggettandole nostro malgrado, di seguito alcuni esempi di parole di uso comune che hanno un’accezione “nascosta” da quella comunemente percepita
N.B. per acqua/e si intende il denaro, tutto è basato sul denaro
Navigare in cattive acque
Stare a galla
navigare su internet (rete da pesca)
Connettersi/ navigare in rete
cash flow (flusso di liquidità = mare)
liquidità (c.s.)
partnership = ship = nave
championship c.s.
registro = giornale di bordo
governatore (gubernator) = timoniere della nave
navata
compagni/compagnia = membri dell’equipaggio
“frequenti una cattiva compagnia” rispondiamo “sono affari miei”
mercanti = merchant = mer = mare (qui un po’ di francese ce l’hanno messo)
conto corrente = corrente d’acqua = mare = soldi
Nel momento in cui diamo alle parole il loro vero significato possiamo cominciare a destrutturare la nostra mente magari usandone altre e questo sarebbe già un buon inizio.