CHI SIAMO
UN NOME, UN OBBIETTIVO, UN PROGETTO: ALLEANZA DELLA GENTE SOVRANA VIVA
Nome
L’esperienza degli ultimi 3 anni circa, insieme all’osservazione dei fatti degli ultimi mesi, suggeriscono la necessità di salvaguardare e fare proprie le ultime parole e termini che restano puliti e ancora disponibili, per rappresentare l’Uomo e l’UMANITA’ che evolve, e vuole evolvere, per raggiungere il massimo bene, ovvero quello stato in cui tutti obbediremo solo ed esclusivamente all’AMORE, nei termini, nei fatti, senza se e senza ma.
Popolo e One people purtroppo, iniziano ad essere male utilizzati, da qui la necessità di un identificativo che possa distinguerci e contraddistinguerci dalla massa e della folla, visto che da sempre scegliamo la qualità, non certo la quantità. E cosi succede che, se la ricerca e la scelta dei termini, inizialmente ha condotto ad “Alleanza libera delle Genti”, siamo arrivati a riconoscerci in:
“ALLEANZA DELLA GENTE SOVRANA VIVA” (ipv)
L’alleanza della gente sovrana viva, è aperta a tutti, nessuno ne è escluso, se non ci si esclude da soli per ego, fatica, orgoglio, accidia, odio, invidia etc.
Aperta a chi ha consapevolezza della legge naturale ed è già li con testa e cuore, ma aperta anche a chi nell’ambito e nei panni della “persona fisica” persegue comunque l’amore e il bene di tutti, e tende e vuole tendere ad arrivare dove solo con la legge naturale si può… La porta è aperta a Chi accetta la sfida di rimuovere spigoli e ruvidità perché vuole arrivare ad essere un unico corpo, un’unica mente, un’unica azione, ed ecco allora, palesata la necessità a che l’obbiettivo e il fine sia chiaro, esplicito, condivisibile, condiviso!
Oggi siamo ancora un corpo composto da elementi differenti non ben amalgamati, la sfida è arrivare a coordinarli e farli funzionare in sincronia, facendo delle diversità valore aggiunto e non più motivo di screzio e divisione. Riusciremo nella misura in cui rispetteremo gli obbiettivi e le finalità prefissate che sono per questo esplicitate e non devono presentare zone d’ombra. Significa che il fare dell’uno, sostiene e deve sostenere il fare dell’altro e mai il contrario.
L’alleanza è aperta a tutti perché nella vera essenza dell’Uno, nessuno di noi può escludere parte di sé. Aperta a tutti significa dirsi e ricordarsi che occorre portare all’equilibrio tutti i frammenti lasciando andare e accompagnando quelli che hanno fatto il loro tempo e che non scegliamo. Chiari, precisi, predefiniti e non contrattabili sono invece gli obbiettivi. Essi determineranno la presenza di chi può esserci, di chi vuole esserci. L’energia di luce che ci contraddistingue è il collante che garantirà la presenza di chi c’è, chi può esserci, può restare, vuole trovarci, vuole restare; l’assenza di chi si allontana, di chi non ci trova, di chi và, è solo la scelta di chi vuole non esserci perché vuole essere altrove.
Obiettivo
Abbiamo creato una matrice, quella del sistema schiavistico, che ora, vogliamo invertire.
Se vogliamo dimostrare di aver compreso fino in fondo la lezione, NON POSSIAMO PREVARICARE, NE’ imporre niente a nessuno nel nome del massimo bene che pensiamo di compiere e/o fare e/o rappresentare.
Al contrario, dimostrare nei fatti di aver compreso significa, accettare che tutti devono poter esistere cosi come sono. Il che NON significa procrastinare il compromesso, e/o perseverare nello stare di qua e di là per poi non stare né di là, né di qua. Accettare ciò che non condividiamo significa lasciarlo andare, lasciarlo esistere senza prestargli attenzione e senza dargli energia, significa aver ben presente dove stare e cosa fare senza se e senza ma, impegnandosi semmai nel fare la differenza, perché solo cosi qualcun di coloro che oggi lasciamo andare anche con dolore e sofferenza, può un giorno tornare e ritornare sui suoi passi. Solo cosi possiamo aiutare, solo questo è l’aiuto che ciascuno di noi può fornire: un motivo concreto e plausibile per cambiare strada, un esempio, il tuo esempio, reale, tangibile, che deve equivalere alla tua vita reale.
Progetto
Per spegnere il sistema schiavistico che abbiamo creato e alimentato, e al quale siamo e ci siamo abituati, occorre che ciascuno di noi – che è cellula di quell’organismo che dice di detestare e non approvare – si attivi e operi concretamente, per passare da azioni quotidiane che lo nutrono e lo mantengono in vita, ad azioni quotidiane che lo rendono NON NECESSARIO, con azioni e un agire astuto e intelligente che crea alternative ai comportamenti soliti e abitudinari, cui l’uomo è facile preda.
Accettare che il sistema ingiusto e schiavistico del quale lamentiamo, è stato creato attraverso le nostre libere scelte e le nostre libere azioni, accettare sia stato creato attraverso la LEGGE DEL CONSENSO, ovvero attraverso il nostro SI, accettare che creaiamo e replichiamo nel ns quotidiano questo meccanismo, ancora oggi, pur sapendo, prendere coscienza della scelta e del potere della scelta, prender coscienza della forza creativa che ci appartiene, significa utilizzare queste medesime capacità di reiterazione per spegnere il vecchio, e semmai utilizzarlo per creare e accendere il nuovo. Ecco che entriamo in quel concetto di TRANSIZIONE che per noi uomini in responsabilità personale illimitata costola del NOIE’, ma diversi dal NOIE’, oggi, Io Sono, uno del One people, uno dell’ ALLEANZA DELLA GENTE SOVRANA VIVA (ipv) è concetto espresso e manifesto nel documento che ci rappresenta e che chiamiamo UNIVERSAL FREE TRANSITION, UNIVERSALE LIBERA TRANSIZIONE, ovvero Uomini SERIAMENTE in responsabilità personale illimitata. Attenzione che qui non basta e non basterà scriverlo o dirlo per esserlo. Vogliamo essere seri, veri, quindi chiari e non buonisti, e per questo occorre dirsi che occorre impegno e sacrificio. Occorre darsi come obbiettivo l’ESSERE NELL’INTEGRITA’ e lo stile di vita che conduciamo, insieme ai vizi e alle dipendenze più o meno visibili che ci accompagnano, dicono e ci dicono a che stadio siamo…
E’ tempo di dare forma riconosciuta e riconoscibile a questa libera transizione, perché altri arrivino. altri ci riconoscano, altri si riconoscano, e INSIEME possiamo ESSERE e quindi FARE.
In questo essere e fare, chi come me, arriva dall’esperienza più alta e pericolosa che il NOIE’ ha rivelato essere, chi come me prosegue, muovendosi esclusivamente nel Diritto Naturale e Diritto nativo che è il diritto non scritto, e prosegue con i documenti di htj e dell’ IO SONO, sa anche che questa non può esser l’unica via per la presa di coscienza e l’evoluzione di Anima.
Nella coerenza dei propri pensieri si deve accettare nei fatti tutti coloro che arrivano da altre vie e da altri approcci, ma tutti volti realmente al medesimo obbiettivo.
Una parte di noi si muove sul livello più alto della legge – la LEGGE NATURALE, un’altra parte gioca sul livello delle leggi delle corporazioni – finti stati, regolamenti interndi di società private che nulla possono sull’uomo e come tali nulle ed annullate.
A guardarci, se vogliamo smettere di alimentare il vecchio e se vogliamo per davvero costruire il nuovo, è necessario cessare comportamenti sclerotici, per poi proceder in coerenza con ciò in cui crediamo e siamo, unendo le forze e creare nei fatti il NUOVO.
Ho iniziato a pensarci e a descriverci come una mela che è composta da due metà, ma è UNA.
Se ci osserviamo, vediamo il vecchio e il nuovo che vive in noi, se ci osserviamo con sincerità e impariamo a conoscerci e a comprenderci, ad avere il controllo di noi stessi, arriviamo ad intendere e intuire di avere tutti gli strumenti per fare la differenza. Allinearci tra di noi, trovare la modalità per coordinarci e creare una danza armoniosa tra le diverse modalità operative e i diversi approcci, significa creare quell’armonia esterna che occorre, perché il nuovo mondo si concretizzi, ma sappiamo bene anche che l’armonia esterna è speculare all’ordine e all’ armonia interna. E’ chiaro che il tema si sviluppa su almeno due livelli, quello personale e del singolo, quello del collettivo (Io – Uno)
Siamo una fucina a tutto tondo. All’interno di questa fucina vedo il concetto più alto espresso con la LEGGE NATURALE motore degli uomini in responsabilità illimitata – autodeterminati, e il diritto positivo, civil law e altro, che nullo e inapplicabile sull’uomo, regolamenta i nostri fantocci, le “persone fisiche”, e chi è e resta in quello status, può continuare a maneggiare, senza rischio, quella materia, ed esser eventuale strumento nella creazione di quel ponte di equilibrio tra intelligenza e cuore, che ci occorre, per creare concretamente un modus operandi altrettanto transitorio, rispettoso del sentire di tutti, equilibrato, giusto, incisivo…
NON POSSIAMO SPEGNERE IL SISTEMA SCHIAVISTICO PER TUTTI, perché NON E’ CIO’ CHE VOGLION TUTTI. La libertà è nella bocca di tanti, la libertà è di pochi e per pochi.
Dobbiamo essere rispettosi del LIBERO ARBITRIO e della LEGGE: UOMO NON PREVARICA UOMO nei fatti!
in concreto: la teoria applicata, e con essa, un’Accademia di crescita della conoscenza, nella conoscenza.
quindi:
- la cura di sé, ovvero la riscoperta di chi sei.
- la decentralizzazione del potere
- il nostro valore in valuta
COME: …
Se sei interessato a crescere e fare per te, ma non solo per te,
se ti senti pronto ad abbondare tutto, per avere tutto,
se ti senti pronto alla vera e grande sfida,
oggi, considerati i risultati di 3 anni di cammino e di servizio prestato in totale gratuità e disponibilità, capirai che è tempo di cambiare modalità
E allora sono certa che sarai anche in grado di comprendere la necessità di una strettoia…
La qualità chiama la strada stretta, perché tutto ciò che è prezioso, va curato e preservato. Siamo chiamati ad avere cura uno dell’altro, ad avere cura di ciò che di valore poniamo al centro per tutti.
Per questo ti invito a REGISTRARTI:
il tuo nome cognome, mail, telefono, serviranno per darti accesso alle informazioni del progetto nella sua interezza. Serviranno a conoscerci ad incontrarci a sapere chi siamo, ad imparare a sapere chi siamo, per poter contare uno sull’altro, nei fatti, nella creazione del nostro nuovo fare.
IO SONO
uno dell’Alleanza… uomo vivo e libero, tornato dalle acque;
dichiarato con frode, presunto morto, eccomi qua, tornato dalle acque a riprendere possesso di tutto ciò che mi appartiene. Eccomi ad esercitare i diritti, ad amministrare tutte le mie finzioni giuridiche. A metter in protezione tutto ciò che necessita e ad essere VALORE.
IO SONO…